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FIABANE Molto raro è specifico di Belluno e comuni vicini a ovest sudovest della città, potrebbe derivare da un soprannome dialettale.
FIACCADORI Fiaccadori è tipico della zona tra mantovano e reggiano, di Suzzara (MN), com presenze significative, sempre nel mantovano, anche a Virgilio, Mantova e Curtatone e nel reggiano a Reggio Emilia, Guastalla, Scandiano e Castelnovo di Sotto, esistono varie ipotesi circa l'origine di questo cognome, una derivazione dal mestiere di cocchiere o postiglione cioè di conduttore di fiacchere (carrozza a cavalli, dal francese fiacre), o più probabilmente dal mestiere di sfiancatore o domatore di cavalli, ma l'ipotesi più probabile è che derivi da una deformazione del mestiere di produttori di fiaschi.
integrazioni fornite da Paolo Fiaccadori
Per quanto mi risulta i Fiaccadori sono attualmente concentrati tra le province di Reggio Emilia e Mantova e sopprattutto nella zona di Guastalla. Lo stesso mio bisnonno (nato nel 1839) era di Pieve di Guastalla. Qui, nell'archivio parrocchiale ho trovato un Fiaccadori nato il 21 aprile del 1580. Alcune ricerche fatte da alcuni della famiglia riconducono il nome a: Fiaccatori come fabbricanti di fiaccole, oppure a Fiaccatori come fiaccatori o addestratori di cavalli selvatici  ed infine a Fiascatori come fabbricanti di fiasche.
FIACCAVENTO
FLACCAVENTO
Fiaccavento, assolutamente rarissimo, è probabilmente una forma più recente di Flaccavento che sembrerebbe specifico del ragusano di Comiso in particolare, ma anche di Ragusa, Vittoria e Chiaramonte Gulfi, dovrebbero derivare da soprannomi o legati a nomi di località o a caratteristiche di particolare tenacia del capostipite.  Tracce di queste cognominizzazioni le troviamo a Comiso (RG) almeno dal 1600, verso la metà del 1600 Don Filippo Fiaccavento era maestro notaro della Curia Vicariale di Comiso.
integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli
Fiaccavento è cognome della Sicilia orientale che significa 'spezza vento'.
FIALDINI Fialdini ha un ceppo a Massa e nel lucchese, zona di Torre del Lago e Viareggio, dovrebbe derivare dal nome medioevale Fialdinus, un ipocoristico del nome di origini franche Fialdo, portato ad esempio in Sardegna Dal Giudice Fialdo di Gallura nel X° secolo.
FIAMINGO
FIAMMINGO
Fiamingo ha un ceppo ad Aci Catena (CT), Catania e nel catanese, con presenze non significative anche in Calabria, Fiammingo, molto più raro, sembrerebbe avere un ceppo calabrese ed uno siciliano, potrebbero derivare dall'etnico delle Fiandre (fiammingo) la parte settentrionale dell'attuale Belgio.
FIANCHI
FIANCO
Fianchi, assolutamente rarissimo è del frusinate ed è probabilmente dovuto ad errori di trascrizione del cognome Fianco che ha un ceppo a Verona e nel veronese ed uno a Roma e nel frusinate a Serrone, potrebbero derivare da modificazioni del nomen latino Flaccus o dal nome medioevale Fianco a sua volta derivato dal nome gentilizio latino Plancus.
FIANDACA Fiandaca è tipicamente siciliano, in particolare del nisseno, di Santa Caterina Villarmosa, Caltanissetta e Riesi, e di Palermo, la famiglia ha dato il nome al toponimo Fiandaca di Acireale nel catanese, l'origine etimologica potrebbe essere da una modificazione dialettale del nome arabo Fayyad.
integrazioni fornite da G. Vezzelli
il cognome dovrebbe derivare da una modificazione del termine siciliano ciannacca a sua volta derivato dal vocabolo arabo hannaka (collana), forse a caratterizzare una particolare abitudine del capostipite ad indossare un'appariscente collana.
FIANDANESE Fiandanese ha un ceppo nel barese ad Andria, potrebbe trattarsi di una forma etnica arcaica riferita ad un capostipite originario delle Fiandre.
FIANDRA
LA FIANDRA
LAFIANDRA
Fiandra ha un ceppo a Torino, uno a Lanuvio (RM) ed uno tra Pozzuoli ed Acerra (NA), La Fiandra è quasi unico, Lafiandra ha un ceppo a Corato (BA), potrebbero derivare sia dal nome della regione fiamminga che dal nome medioevale Fiandra, un esempio del cui uso abbiamo a Milano in una Charta libelli contenuta nel Codice Diplomatico della Lombardia Medioevale dell'anno 1135: "Anno dominice incarnationis milleximo centeximo trigeximo quinto, secundo die mensis ianuarii, indictione terciadecima. Placuit atque convenit inter Pirotum, filium quondam Bombelli Tinctoris, de civitate Mediolani, et Ysabellam, matrem et filium, atque Fiandram, coniugem suprascripti Piroti...".
integrazioni fornite da Stefano Ferrazzi
La Fiandra, rarissimo, sembra essere originario di Anzio (RM), Lafiandra, più diffuso del precedente, ha un nucleo principale a Corato (BA), ma è presente anche nel nord e nello stesso Lazio, soprattutto a Roma, entrambi questi cognomi derivano dalla regione storica della Fiandra (altrimenti nota come le Fiandre), che in passato formava un'importante contea nel nord Europa e si estendeva dal nord est della Francia fino a sud ovest dei Paesi Bassi, attraversando parte del Belgio; le attuali Fiandre, invece, hanno confini molto più circoscritti e costituiscono solo una delle tre regioni dello stato belga. In conclusione, allora, i cognomi La Fiandra e Lafiandra nascono sulla base di soprannomi etnici attribuiti ai capostipiti, che avevano appunto origini fiamminghe.
FIANI
FIANO
Fiani ha un ceppo a Bagnoregio (VT) ed a Roma ed uno a   Frosolone (IS), Fiano ha un ceppo a Roma ed in Puglia a Mesagne (BR) e a San Severo e Stornara (FG), dovrebbe derivare da nomi di località a loro volta derivate da Fundus Flavianus contratto poi in Fianus, una derivazione diretta dal nome Flavianus contratto in Fianus è pure possibile: "...Consilii auctores, Berettius atque Fianus, perfidiam, cum tempus erit, post ambo piabunt, in quos haec recidet moles, et lerna malorum....".
FIASCHI
FIASCHINI
FIASCO
FIASCON
FIASCONI
Fiaschi è tipicamente toscano, molto diffuso a Prato, nel fiorentino a Firenze, Campi Bisenzio, Castelfiorentino, Certaldo, Signa, Montespertoli, Empoli, Fucecchio e Scandicci, nel pisano a San Miniato, Pisa e San Giuliano Terme, a Carrara, a Quarrata nel pistoiese, a Poggibonsi, Siena e Colle in Val d'Elsa nel senese, a Piombino, Livorno, Cecina, e Rosignano Marittimo nel livornese, Fiaschini, molto raro, ha ceppi nel ternano, viterbese e romano, ed a Palermo, Fiasco ha un ceppo nel romano a Palestrina, Roma, Castel San Pietro Romano e Zagarolo,  ed uno nel salernitano a Laurino e Castel San Lorenzo, Fiascone, estremamente raro, parrebbe abruzzese, Fiasconi, quasi unico, è toscano, dovrebbero derivare, direttamente o tramite forme ipocoristiche, dal nome e soprannome medioevale Fiasco, Fiasconis, di cui abbiamo un esempio d'uso in un atto dell'anno 1275 a Sassari: "... nomine possidere. Et taliter hec omnia suprascripta dicti contraentes me Henricum notarium scribere rogaverunt. Actum Sassari in domo curie regni, presentibus Barnardo dicto Fiasco quondam Bonaventure de Avane et Dilio caseareo de cappella Sancti Georgii Pordemaris quondam Landonis, testibus ad hec rogatis. Dominice incarnationis anno millesimo ducentesimo septuagesimo quinto, indictione tertia, decimo kalendas novembris. Ego Henricus filius quondam Sesmondini de Camuliano hanc cartam a me rogata, rogatus, scripsi et firmavi. ".
FICARA
FICARRA
Ficara ha un ceppo nella Calabria meridionale, uno tra siracusano e catanese ed uno tra palermitano e trapanese, Ficarra è tipico siciliano, diffuso in tutta l'isola, dovrebbero derivare, direttamente o tramite modificazioni dialettali, dal toponimo Ficarra (ME), come si potrebbe dedurre ad esempio da un testamento del 1354 dove tra i beneficiari si legge: "...Item legavit Ioanni de Ficarra uncias duas...", ma è pure possibile una derivazione da un soprannome, poi divenuto nome, originato dal vocabolo arabo fakhar (glorioso, meritevole di ogni stima).
integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli
Ficarra è cognome siciliano che viene dalla voce dialettale siciliana 'ficarra' = albero di fico.
FICARAZZI Assolutamente rarissimo, dovrebbe essere siciliano e derivare da un toponimo come Ficarazzi (PA) o Ficarazzi (CT).
FICCARDI Estremamente raro sembrerebbe originario del maceratese o del Piceno, dovrebbe derivare dal toponimo Ficcardo (MC).
FICHERA
FIGHERA
Fichera è un cognome originario della Sicilia orientale, Fighera è specifico del trevisano, di Istrana in particolare, ma anche di Vittorio Veneto e Preganziol, dovrebbero derivare dal mestiere di venditore o coltivatore di fichi o dal fatto che la famiglia abitava nei pressi di una grossa concentrazione di fichi.
FICHI
FICO
Fichi, molto raro, parrebbe pisano, con un ceppo anche nel bolognese, Fico, tipicamente meridionale, ha ceppi nel basso Lazio, nel napoletano, nel barese e tarentino, nel cosentino e crotonese, dovrebbero derivare da soprannomi forse motivati dalla presenza di un albero di fico presso l'abitazione delle famiglie, o anche dal fatto che coltivassero, raccogliessero o conservassero i fichi.
FIDANZA
FIDANZI
Fidanza ha un ceppo nella zona delle province di Teramo, L'Aquila e Roma ed uno tra foggiano e potentino, Fidanzi è tipicamenbte toscano della zona di Volterra e Pomarance nel pisano, di Piombino (LI) e di Massa Marittima nel grossetano.
integrazioni fornite da Stefano Ferrazzi
L'origine di questi cognomi va ricercata nel nome medievale Fidanza, nato in ambito religioso col significato letterale di fede (termine che, in italiano antico, suona appunto come fidanza; vedi anche Fede, Bonafede e Fedele). In conclusione, dunque, si tratta delle cognominizzazioni dei nomi personali dei capostipiti.
FIDECARO Fidecaro, assolutamente rarissimo, è siciliano, dovrebbe derivare da un nome medioevale ottenuto dalla contrazione dell'aggettivo fidelis (fedele) e carus (caro).
FIDELIO
FIDILI
FIDILIO
Fidelio è tipico di Ispica nel ragusano, ma è ben presente anche a Siracusa e Pachino nel siracusano, Fidili, quasi unico, sembrerebbe del palermitano, Fidilio è specifico del sud della Sicilia, di Pachino nel siracusano e di Vittoria nel ragusano, dovrebbero derivare dal nome latino Fidelius, usato in epoca medioevale prevalentemente dalle popolazioni germaniche, con il significato di il più fedele in Dio.
FIDERIO Fiderio è tipicamente siciliano del ragusano, di Modica, con ceppi anche a Vittoria e Ragusa, dovrebbe derivare dal nome germanico Fiderius, variante di Fidelius (vedi FIDELIO), di cui abbiamo un esempio nel De fidelitate & pudore foeminarum: "...Erat tunc temporis in huius aula regina Cocorae, unà cum liberis, tanquam obses: Rex autem illius nimirum maritus, sequebatur Ongoschionis partes contra Fiderium. Quo cognito Caesar metuens reginae fugam, ut arctiori eam custodiâ asservaret, iussit illi mandare, ut in arcem cum liberis suis se conferat. Regina habita Caesari debitâ reverentiâ recusavit id hisce verbis: Serenissime Caesar, uxor ego cum sim, non minus imperium mariti mei agnosco, quàm maritus meus Vestrae Maiestatis imperium observare tenetur....".
FIDUCIOSI
FIDUCIOSO
Fiduciosi è unico, Fiducioso, che lo è quasi sembra campano, dovrebbero derivare dal nome medioevale italiano Fiducioso, assegnato dai genitori ad un figlio cui si augurava così di essere fiducioso in Dio.
FIERI
FIERO
Fieri, molto molto raro, ha presente in Toscana e nel Lazio, Fiero, altrettanto raro, è presente in tutta Italia, ma in particolare in Campania, dovrebbero derivare dal nome medioevale Fiero, con il significato di fiero in Dio, cioè di essere fiero di essere cristiano, o anche come forma aferetica di soprannomi come staffiero (vedi STAFFIERE).
FIERRO Tipico campano con ramificazioni anche nel foggiano, deriva da soprannomi dialettali contaminati dallo spagnolo originati dal mestiere di fabbro.
FIGALLO Molto raro è specifico ligure della zona di Rapallo, Camogli e Santa Margherita ligure, potrebbe essere di origini spagnole e derivare da toponimo Ficallo in Spagna, ricordiamo ad esempio Don Juan de Borja, Conte di Mayalde y de Ficallo, troviamo la famiglia Figallo nel Liber Nobilitatis Genuensis fin dal 1500.
FIGARI
FIGARO
Figari molto raro è tipico del genovese, Rapallo e Camogli in particolare, Figaro, estremamente più raro dsembrerebbe avere un ceppo padovano ed uno napoletano, derivano dal mestiere di barbiere, il vocabolo arcaico figaro aveva appunto quel significato.
FIGINI
FIGINO
Figini è specifico dell'areqa che comprende le province di Milano, Varese, Como e Lecco, con un ceppo, forse secondario, nell'alessandrino, Figino è assolutamente rarissimo e potrebbe trattarsi di una forma arcaica del primo, dovrebbero derivare dal toponimo Figino Serenza (CO) o Figino (MI), come si può ipotizzare facilmente da un atto del 1200 scritto a Milano e così firmato: "Ego Paganus de Figino notarius civitatis Mediolani porte Cumane iussu suprascripti notarii scripsi.".  Tracce di questa cognominizzazione si trovano a Milano nella seconda metà del 1400 con Pietro Figino, un ricco e potente commerciante che fece costruire nel 1472 il famoso Coperto dei Figini in piazza del Duomo a Milano. Personaggio famoso con questo cognome è stato il pittore Giovanni Ambrogio Figino (1553-1608).
FIGLIOLA
FIGLIUOLA
Figliuola, praticamente unico, è probabilmente dovuto ad un errore di trascrizione di Figliola, che ha il ceppo più importante nel teramano, in particolare a Tortoreto, un ceppo a San Martino in Pensilis in Molise, uno nel foggiano ed uno ad Agropoli nel salernitano, potrebbe derivare dal toponimo Figliola nel teramano, probabile luogo d'origine dei capostipiti, in alcuni casi può derivare dal nome medioevale femminile italiano Figliola.
FIGLIOLI
FIGLIUOLO
Figlioli ha un ceppo ad Anagni ed a Sora nel frusinate ed uno a Pozzuoli nel napoletano, Figliolo, assolutamente rarissimo, potrebbe essere del potentino, Figliuolo è originario della zona compresa tra la provincia di Avellino e di Potenza, dovrebbero derivare dal toponimo Figlioli nell'avellinese, in alcuni casi possono derivare dal nome medioevale italiano Figlio, Figliolo o Figliuolo.
FIGLIULO Figliulo, molto raro, è di Valva nel salernitano, dovrebbe trattarsi di una forma dialettale campana del nome medioevale italiano Figliuolo (vedi FIGLIOLI)
FIGLIUZZI Figliuzzi è un cognome calabrese, con massima concentrazione nel vibonese a Serra San Bruno, a Crotone ed a San Giovanni in Fiore nel cosentino, presenta un ceppo consistente anche a Roma, potrebbe derivare da una forma ipocoristica del nome medioevale Figlio, ma in molti casi si dovrebbe trattare di un cognome attribuito da istituti borbonici a dei trovatelli.
FIGONE
FIGONI
Figone, molto raro, sembra avere un ceppo nel genovese, Figoni oltre al nucleo principale nel sassarese, dovrebbe averne anche un ceppo nel piacentino, le derivazioni potrebbero essere duplici, dal nome celtico Figol i ceppi continentali e come modificazioni del cognome Figus quelli sardi.
FIGUERA
FIGURA
Figuera è specifico di Acireale e Catania nel catanese, Figura è tipico della Sicilia meridionale, di Ispica e Pozzallo nel ragusano, e di Rosolini, Siracusa e Noto nel siracusano, con un ceppo anche a Palermo, dovrebbe derivare da un toponimo locale con nome spagnolo, come potrebbe essere stato Figueras, attribuito ad una località ricca di piante di fico.
FIGUS Tipico del cagliaritano ed oristanese, deriva da soprannomi originati dal vocabolo sardo figus (fico), ma in alcuni casi potrebbe derivare da nomi di località come Nuraxi Figus nel cagliaritano.  Tracce molto antiche di questa cognominizzazione le troviamo in un processo per stregoneria istruito dalla Sacra Inquisizione nel 1543 a Cagliari contro una certa Domenica Figus.
FILABOZZI Filabozzi è tipico di Montelibretti e Roma nel romano, potrebbe derivare dal mestiere di filatore di seta svolto forse dal capostipite, in questo caso il cognome sarebbe non molto antico, risalendo la coltura dei gelsi nel Lazio, per l'allevamento dei bachi da seta, all'epoca rinascimentale.
FILACE
FILACI
Filace ha un ceppo a Napoli ed uno a Rapolla nel potentino, Filaci, assolutamente rarissimo, è dell'area laziale, campana, dovrebbero derivare da un soprannome grecanico basato sul termine greco antico φυλακή  filake  (custode), probabilmente il mestiere del capostipite.
FILADELFIA Caratteristico di Avigliano nel potentino in Lucania, potrebbe derivare dal toponimo Filadelfia (VV), ma molto più probabilmente deriva dal toponimo omonimo in Asia Minore e potrebbe risalire all'epoca della sconfitta dei cristiani ad opera dei saraceni nel 1390.
FILANGERI
FILANGIERI
FILINGERI
FILINGIERI
Filangeri, molto molto raro, sembrerebbe siciliano di Palermo, Filangieri ha un ceppo  a Napoli ed a Circello nel beneventano, ed uno a Manduria in provincia di Taranto, Filingeri è una variante arcaica del precedente ed ha un ceppo a Palermo, uno nel trapanese a Trapani ed Erice ed a Noto e Siracusa nel siracusano, Filingieri è praticamente unico, dovrebbe derivare dal nome personale germanico Fillinger che dovrebbe avere il significato di colui che incute paura, troviamo un esempio antico di queste cognominizzazioni con Riccardus Filangerius, imperialis marescalcus che nella prima metà del 1200 è Bailo (governatore o vicerè di Federico II°) di Gerusalemme, più tardi di lui leggiamo: "...Jam tota Sicilia in pacis reformatione disposita, et Frederico praedicto domesticis restituto solatiis, Richardus Filangerius, comes Marsici, ad ejusmodi regimen deliberatione provida destinatur.  Dum autem Richardus idem officii sui partes impleret, et rex Manfredus in Apulia feliciter ageret, credens sic omnia in regno disposita, ut ex nulla timeri posset parte turbatio, novus et inopinatus in Siciliae partibus ignaviae morbus invaluit, et erroris mirabilis stupor irrepsit. ..".
integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli
Filangeri e Filingeri sono un cognome siciliano che significa 'figlio di Angieri'. Cfr. il cognome napoletano Angieri da Angerio, nome proprio di un normanno giunto nell'Italia meridionale con Roberto il Guiscardo.
FILANINO
FILANNINO
Filanino, quasi unico, dovrebbe essere dovuto ad un errore di trascrizione di Filannino, che è specifico di Barletta nel barese, dove è diffusissimo, potrebbe trattarsi di una forma ipocoristica dell'italianizzazione del nome cartaginese Filenos o dell'equivalente greco Filannos, nome probabilmente portato dal capostipite.
FILATI
FILATO
Sia Filati che Filato sono assolutamente rarissimi, potrebbero essere di lontane origini ebraiche, dovrebbe trattarsi di una forma alterata del nome latino Pilatus: ".. Prima est ex proprietate Hebraicae linguae, in qua p non exprimitur, sed loco eius ph ponitur. Unde Pilatum dicunt Philatum. ...".
FILE' Filè è specifico del pavese, di Pavia in particolare, potrebbe derivare da un soprannome basato sul termine filè, un tipo di lavoro ad uncinetto, una sorta di ricamo usato per impreziosire le coperte ed i copriletti.
FILEMONE
FILEMONI
FILOMENE
FILOMENI
Filemone e Filemoni sono quasi unici, Filomene, molto molto raro, parrebbe di Napoli, Filomeni, altrettanto raro, è del Piceno, dovrebbero derivare dal nome latino di origine greca Philemon di cui abbiamo un esempio nel De vita Caesarum di Gaius Suetonius Tranquillus (ca. 70 - ca.130) (Svetonio): "...numquam nocere sustinuit; Philemonem a manu servum, qui necem suam per venenum inimicis promiserat, non gravius quam simplici morte puniit; in Publium Clodium Pompeiae uxoris suae adulterum atque eadem de causa pollutarum caerimoniarum reum testis citatus negavit se quicquam comperisse...".
FILIA Filia è tipico sardo, ha un ceppo a Bolotana (NU) ed uno a Illorai (SS), dovrebbe derivare dal vocabolo latino filia (figlia), potrebbe trattarsi di un matronimico.
FILÌA Filìa ha un piccolo ceppo nel catanese, a Grammichele, Caltagirone e Catania, dovrebbe derivare da un nome originato dal termine greco filìa (amicizia).
FILIALI Cognome rarissimo di cui è quasi impossibile arrivare a dedurre la provenienza, potrebbe essere una modificazione di una derivazione dal nome medioevale Figlio o da un precedente Filius.
FILIBERTI
FILIBERTO
Filiberti è molto raro, sembra specifico del basso parmense al confine con il genovese, Filiberto, rarissimo, sembra del palermitano, derivano dal nome germanico Filibert.
FILIDEI Filidei è tipico del pisano di Pisa e Pontedera in particolare, dovrebbe essere un cognome attribuito da una comunità ecclesiastica a dei trovatelli e deriverebbe da  filii Dei (dei figli di Dio).
FILIDORO Filidoro, assolutamente molto molto raro, è di Venosa e Rionero in Vulture nell'area potentina, con presenze anche in Calabria, dovrebbe derivare dal nome rinascimentale italiano Filidoro, probabilmente attribuito ad un capostipite dai capelli molto biondi, o che era tanto desiderato da essere considerato un figlio d'oro, fili(us).
FILIGHEDDU Filigheddu sembra essere tipico di Olbia, Sant`Antonio Di Gallura e Palau nell'olbiese, potrebbe derivare da un soprannome generato da un ipocoristico del vocabolo sardo filuga (tipo di imbarcazione), ma secondo altri deriverebbe invece da una modificazione dialettale del nome Filangeri.
integrazioni fornite da Giuseppe Concas
FILIGHEDDU: filike, filixi, fixili, fixibi, 'ilike: è la felce, dal latino filex. Molti cognomi sardi derivano da nomi di fiori, piante, arbusti, etc. Filighèddu nella variante linguistica del Logudoro e della Gallura. In botanica è l'adiantum capillus veneris = capelvenere, adianto. Qui in Campidano il Capelvenere lo chiamiamo Fixibèddu (è la variante meridionale di filigheddu). È un cognome raro, diffuso in Gallura. Nel territorio nazionale è presente in 33 Comuni, di cui 19 in Sardegna: Arzachena 132, Olbia 31, Sassari 27, Palau 25, Santa Teresa 19, La Maddalena 12, Tempio 12, San Teodoro 9, etc.
FILINDEU Filindeu è specifico del nuorese, di Orgosolo e di Galtelli, dovrebbe derivare da un soprannome originato dal nome di un tipo speciale di pasta, per la quale si utilizzano sottili fili di pasta di semola di grano duro fatti essiccare, che viene utilizzata in Barbagia per fare una minestra fatta con brodo di pecora e formaggio fresco.
FILIPAZZI
FILIPELLI
FILIPPAZZI
FILIPPELLI
FILIPPETTI
FILIPPI
FILIPPINI
FILIPPO
FILIPPONE
FILIPPONI
FILIPPOZZI
Filipazzi è specifico dell'area coperta dalle provincie di Milano, Lodi e Piacenza, Filipelli, molto molto raro, è tipico del genovese e dello spezzino, di Varese Ligure (SP) in particolare, Filippazzi dovrebbe essere del piacentino, Filippelli ha vari ceppi sparsi, nel bolognese, pratese, pistoiese e fiorentino, nello spezzino, piacentino e massese, nel romano, nel napoletano, beneventano e casertano e nel cosenrino e crotonese, Filippetti ha un ceppo nel bolognese, ma il nucleo è nell'area che comprende le Marche, l'Umbria, il viterbese ed il romano, Filippi è diffuso in tutt'Italia, con prevalenza al centro nord, Filippini è tipico del centro nord, Filippo ha un ceppo nel Salento, uno nel potentino, uno nel cosentino ed uno nell'udinese, Filippone è decisamente panitaliano, con la massima concentrazione al sud, in particolare in Sicilia, Filipponi è invece tipico della fascia centrale che comprende le Marche, il teramano, l'Umbria ed il Lazio, con un ceppo anche nel fiorentino ed uno nel cremonese, Filippozzi è specifico del veronese, derivano tutti, direttamente o tramite variazioni ipocoristiche, accrescitive o peggiorative, anche dialettali, con senso patronimico, dal cognomen latino di origine greca Philippus, ricordiamo con questo nome il Re macedone padre di Alessandro Magno.
FILIPIC
FILIPIG
FILIPPIG
Filipic è quasi unico, Filipig, assolutamente rarissimo, sembrerebbe della zona di Cividale del Friuli, Filippig, sempre friulano, è più tipico della zona di Povoletto e Taipana, sempre nell'udinese, dovrebbero derivare da patronimici sloveni del nome slavo Filip (Filippo), determinati dalle terminazioni -ic o -ig che stanno per figlio di.
FILIPPUTTI
FILIPUTTI
Filiputti, molto raro, ha un ceppo in Friuli a San Giorghio di Nogaro, Porpetto e Torviscosa ed un ceppo a Trieste e Muggia nel trietino, Filipputti, assolutamente rarissimo, dovrebbe essere friulano, entrambi questi cognomi dovrebbero derivare da una forma patronimica dialettale tipicamente friulana e giuliana, dove il suffisso -utti sta per il figlio di, riperito a capostipiti, il cui padre si fosse chiamato con il nome Filippo.
FILISETTI Filisetti è caratteristico del bergamasco, di Ardesio, Sovere, Clusaone, Bossico, Nembro e Fino del Monte, circa l'origine etimologica si possono formulare più ipotesi: potrebbe derivare da un soprannome originato dal termine dialettale filesel (il filaccio di lana ottenuto dalla prima lavorazione dei fiocchi), in questo caso si potrebbe supporre che il soprannome stesse ad indicare la professione del capostipite, filatura che, ad esempio, era molto diffusa presso le famiglie contadine della zona di Ardesio, oppure potrebbe derivare da un soprannome originato dal termine dialettale filis (felce), le foglie di felce anticamente venivano utilizzate, nelle località montane della bergamasca, per preparare la lettiera delle vacche, e si potrebbe allora ipotizzare che il capostipite fosse un lavorante addetto al bestiame o che allevasse mucche, un'ulrima ipotesi propone una derivazione da una forma ipocoristica dialettale derivata dal nome Felice.
FILIZIU Filiziu, molto raro, è tipicamente sardo del sassarese, di Erula e Perfugas in particolare, dovrebbe derivare da un soprannome dialettale sardo arcaico con il significato di pigro, probabilmente attribuendo al capostipite questa caratteristica comportamentale.
FILOCAMO
FILOGAMO
FILOCOMO
Filocamo è tipico della zona dello stretto, Messina e reggio Calabria, Filocomo, molto molto raro sembrerebbe tipico di Schiavonea (CS), Filogamo è napoletano, dovrebbero derivare dal cognomen latino Philocomus, leggiamo nel De Grammaticis di Svetonio: "...Vargunteius annales Ennii, quos certis diebus in magna frequentia pronuntiabat; ut Laelius Archelaus Vettiasque Philocomus Lucilii satyras familiaris sui, quas legisse se apud Archelaum Pompeius Lenaeus, apud Philocomum Valerius Cato praedicant...", troviamo tracce di una famiglia Filocamo a Reggio fin dal 1500.
FILOMARINO Filomarino, tipico del meridione con presenze sia nel napoletano che nel tarentino, si dovrebbe trattare di una forma ipocoristica del nome di origine greca Philomarus, è una nobile ed antica origine, questo casato annovera un Cardinale citato in una lapide del Duomo di Napoli: "Ascanius Philamarinus S. R. E. Cardinalis. Archiepiscopus Neapolitanus; Pontificale Templum à Carolo I. & II. Andegauensibus Regibus constructum, Sollemni Ritu Consecrauit. Die XXIV. Aprelis Anno M. DC. XLIV.".
FILOMENA
FILOMENI
FULIMENI
Filomena ha un ceppo nell'avellinese, uno nel cosentino, ma il nucleo è a Martina Franca nel tarentino con presenze significative anche nel brindisino, Filomeni, molto raro è del Piceno come Fulimeni che sembra specifico di Porto Sant'Elpidio derivano tutti dal nome di origine greca Filomena o Filomeno che significa amante del canto.
FILOSI
FILOSINI
FILOSO
Filosi, molto raro, ha un ceppo nel basso trentino con uno, probabilmente secondario, nel bresciano, ed uno nel Lazio, Filosini, ancora più raro è romano, Filoso, molto raro, è tipico padovano, potrebbero derivare dall'aferesi di nomi medioevali come Teofilo o Panfilo.
FILZ
FILZI
Filz, estremamente raro, sembra tipico di Folgaria (TN), Filzi è rarissimo, solo a titolo di lontana ipotesi si potrebbe considerare una derivazione dal nome germanico Fitzil.
integrazioni fornite da Giacomo Ganza / Villa di Tirano (SO)
Potrebbe essere un'italianizzazione del cognome tedesco Filz. In effetti entrami i cognomi, Filz e Filzi  sono presenti in Italia, seppure rarissimi. Il cognome tedesco deriva dalla parola filz (feltro), che dovrebbe riferirsi a una professione:che ha a che fare col feltro, come ad esempio un venditore di cappelli.
integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli
FILZ, FILZI - Sono almeno tre le interpretazioni proposte per questo cognome cimbro, originario di Folgaria. Innanzi tutto, può derivare da Filizo o Filzo, forme diminutive del nome di persona Filiberto. Il nome, di origine germanica, è composto da 'filu'= "molto" (nel tedesco moderno 'viel') e 'bertha' = "splendente, illustre", con il significato complessivo di "molto illustre, famoso". Un Maso Filzi si trova a Serrada, frazione di Folgaria; il Lorenzi ritiene che il nome del maso sia derivato da un nome di persona (Filizo) "all'usanza dei masi cimbrici". Ma il cognome può derivare anche dal germanico 'vilz', che ha due possibili significati. Può indicare un "prato paludoso", un "pantano" (con questo senso ricorre più volte nella toponomastica trentina e tirolese), oppure è il termine che indica il "feltro" ('Filz' nel tedesco moderno). Questa, che vede il cognome collegato con la lavorazione della lana, è l'ipotesi più probabile, almeno per i cognomi di Folgaria. Nella Val dei Mocheni il soprannome Filzer (che dà anche nome a un maso di Fierozzo) significa "lanaiolo"; il tirolese 'filzer' significa "pettinatore di lana". In ladino fassano 'filz' è il "feltro, pressato di peli e di lana per la suolatura delle pantofole". E in cimbro 'vilzar' è il "pettine a denti larghi". Variante: FILZI (Folgaria e Roveretano).
FIMELLI
FIN
FINA
FINACCI
FINAZZI
FINAZZO
FINELLA
FINELLI
FINELLO
FINETTI
FINI
FINIS
Cognome rarissimo che dovrebbe essere originario del milanese, Fimelli, potrebbe essere dovuto ad un errore di trascrizione di Finelli, che è invece  originario del bolognese, ma ha anche un ceppo importante nella zona che comprende la Campania, il foggiano e la provincia di Potenza ed un probabile ceppo a cavallo tra il milanese ed il comasco, Fin è tipicamente veneto, di Cornedo Vicentino, Valdagno, Vicenza, Brogliano e Malo nel vicentino, di Meolo nel veneziano e di Pressana nel veronese, Fina è diffuso a macchia di leopardo in tutt'Italia, ha ceppi in Sicilia, Puglia, Campania, Lazio, Abruzzo, nel vicentino e nel Piemonte occidentale, Finacci è unico, Finazzi è molto diffuso in Lombardia, particolarmente nel bergamasco, a Chiuduno, Grumello del Monte, Bergamo, Calcinate, Romano di Lombardia, Trescore Balneario, Ghisalba, Seriate, Palosco, Bolgare e Telgate,  e nel bresciano, Finazzo è siciliano, del trapanese e soprattutto del palermitano, di Cinisi, Carini, Palermo, Partinico e Terrasini, Finella, assolutamente rarissimo, sembrerebbe campano, Finello è specifico del torinese, con un possibile ceppo forse secondario nel vicentino, Finetti è ben diffuso in tutta l'Italia settentrionale, in Emilia e Romagna in particolare, Fini è assolutamente emiliano, Finis, molto raro, sembrerebbe calabrese, di Caulonia nel reggino dove è ancor oggi più diffuso. Fini e Finelli derivano in alcuni casi da toponimi con Fino, come, a solo titolo di esempio, Fino Mornasco nel comasco, in altri casi dal nome medioevale Finus, Fina o dal suo ipocoristico Finellus, in altri ancora possono derivare dall'aferesi di nomi come Serafino, Rufino, Adolfino, Pandulfinus o altri nomi longobardi, di quest'uso abbiamo un esempio a Verona nel 1262: "...ubi mox civium munificentia, magnifica extruitur Ecclesia, ac monasterium ad Athesim peramplum, in quo opere non parum desudavit P. Finus de Buris, et Theobaldus Veronensis, tunc Sacerdos iuvenis, cujus tanta erat in dicendo facundia...".  In un atto del 1168 conservato nell'archivio della Plebe di Bollate (MI) compare già la cognominizzazione Finelli: "...Algisi Finelli, Petri de Garbaniate et Machi et Parazoli de Paderno et Iohannis Sigibaldi et Mainfredi testium. ...".
integrazioni fornite da Fabio Paolucci da I cognomi di Colle Sannita, di F. Paolucci.
Il ceppo campano dei Finelli di Colle Sannita discende dal più antico ceppo dei Finella, derivato dal nome medievale Finella, diminutivo di Serafina (Serafinella). A Colle Sannita i Finella sono attestati fin dalle prime documentazioni cinquecentesche dell'archivio parrocchiale di San Giorgio Martire; verso i primi decenni dell'Ottocento alcuni rami, per errata trascrizione anagrafica, modificarono il proprio cognome originando la forma cognominale pluralizzata Finelli. Ancora oggi nel medesimo borgo sannita risiedono famiglie Finelli e Finella.
integrazioni fornite da Giuseppe Concas
Fini, non si tratta di un cognome sardo, deriva da fine, sottile, delicato, ma anche acuto o di qualità. Dal latino finis, che però significa limite, termine. In italiano fine significa inoltre esito, riuscita, scopo. In sardo fini significa sottile, delicato: finigosu vuol dire sottile; infinigai significa rendere sottile. Fine preceduto dall'articolo femminile sta a significare la morte, la fine di tutto, il termine ultimo: the end. Onnya cosa tenit fini = tutte la cose hanno un termine, recita un detto sardo. Come già detto, Fini non è un cognome sardo, ma d'importazione ed è presente in soli 9 Comuni dei 377 della Sardegna. Nel territorio nazionale è presente in 432 Comuni, per lo più del centro nord. Pensiamo che sia originario dell'Emilia Romagna, considerato il numero delle presenze in quella regione.
FINAMORE Finamore è molto diffuso in tutta l'area che comprende il romano, l'aquilano, il pescarese, il teatino, l'iserniese, il campobassano, il foggiano, il barese, l'avellinese, il napoletano, il salernitano, il materano, il tarentino ed il leccese, dovrebbe derivare dal nome composto dal nome  imedioevale Finus, Fina o dall'aferesi di nomi come Serafino, Rufino, Adolfino, Pandulfinus, a cui sia stato aggiunto dai genitori il suffisso Amore, dell'uso di questo nome abbiamo un esempio in un testamento del 1604 a Taranto dove si può leggere: "...Item dice haver avuto esso testatore e ricevuto da certi detentorj de bonj di essa Franzonia della terra di Palommanno parecchi docatj del che se ne ricorda ma n'appare polise fatta per mano di esso testatore e per mano di notaro Angelo di Mascio di Finamore de Palummano alle quali s'habbia relazione e quelle da mò esso testatore ratifica et accetta...", tracce di questa cognominizzazione le troviamo presso l'Archivio di Stato di Avellino in una registrazione del 1764 a Frigento (AV), dove viene citato un tale Notar Michele Finamore.
FINCATI
FINCATO
Entrambi sicuramente veneti, Fincati è specifico dell'area padovano, vicentina, Fincato, molto diffuso nel padovano e vicentino in particolare, dovrebbe essere originario del padovano, una possibile origine è il nome celtico Finched.
integrazioni fornite da M. F.
Fincato e Fincati, tipici del vicentino, derivano dal tedesco fink (fringuello), in alcune zone del Veneto il fringuello viene detto finco.
FINCO Finco, decisamente veneto, è particolarmente diffuso tra vicentino e padovano, dovrebbe derivare da un soprannome originato dal termine dialettale veneto finco (fringuello), che però ebbe in passato anche il significato di scaltro e accorto.
FINDANNA
FINDANNO
Entrambi assolutamente rarissimi, derivano dal nome arcaico Findanno che veniva molto raramente attribuito ai figli nati a Capodanno.
FINESCHI Cognome tipico del senese, dovrebbe derivare dal nome medioevale Fino, tracce di questa famiglia le troviamo nel 1700 a Radda in Chianti (SI) dove i Fineschi sono una famiglia facoltosa, una delle quattro con una propria cappella nella chiesa di san Niccolò e con il diritto di sepoltura privata nella stessa.
FINIZI
FINIZIA
FINIZIO
Finizi, quasi unico, è dell'Italia centrale, Finizia, molto molto raro, è dell'area molisana e campana, Finizio ha un ceppo a Roma, uno ad Ortona nel teatino, uno a Carpino e Lucera nel foggiano, uno molto consistente a Napoli, con ottime presenze anche a Giugliano in Campania, Pozzuoli, Casoria, Castellammare di Stabia, Casalnuovo di Napoli e Melito di Napoli nel napoletano ed a Salerno, ed uno a Potenza e Venosa nel potentino, dovrebbero derivare dal nome latino Finitius, Finitia, del cui uso abbiamo un esempio a Magonza in Germania, dove, su di un'antica lapide romana si può leggere: "I(ovi) O(ptimo) M(aximo) / et Iun(oni) Reg(inae) / Finitius Fi / delis mil(es) / n(umeri) Cadda/rensium / in suo / pos(u)it / Fusco et / Dextr(o) co(n)s(ulibus)".
FINOCCHI
FINOCCHIETTI
FINOCCHIO
Finocchi è tipico della fascia centrale, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, Finocchietti ha un piccolo ceppo a Genova e nel genovese, nel livornese ed a Roma, Finocchio è tipico invece di Abruzzo, Molise, Lazio ed in Sicilia, di palermitano e messinese soprattutto, dovrebbero derivare, dirattamente o attraverso una forma ipocoristica, dal nome medioevale Finochio (da intendersi come occhio fino, dalla vista acuta), di cui abbiamo un esempio d'uso in un registro contabile medioevale nel pistoiese: "..Finochio colo nipote medietate decima. Castagniolo similit(er) decima. Lo filio Carandini similit(er)...".
integrazioni fornite da Stefano Ferrazzi
Finocchi è più tipicamente centro settentrionale, con ceppi maggiori nel romano, nel viterbese, nell'aretino, nel pistoiese, nel perugino, nel maceratese, nel pesarese e nel pescarese, Finocchio, presente da nord a sud del paese, ha un nucleo principale fra il pescarese e il chietino e ceppi non secondari nel messinese, nel palermitano, nel romano e nel frusinate, entrambi questi cognomi derivano dal nome medievale Finocchio, in cui il riferimento all'omonima pianta va inteso più probabilmente in senso apotropaico (allo scopo, cioè, di tener lontano gli influssi maligni): va ricordato, infatti, che la simbologia medievale attribuiva al finocchio la facoltà di allontanare le forze negative (come, ad esempio, il malocchio) e, in questo senso, fra l'altro, il finocchio veniva utilizzato anche come amuleto per la protezione dei bambini e delle case. Al di là di questo particolare significato, inoltre, va detto che il finocchio, nel tempo, ha assunto diversi valori simbolici, che potrebbero aver contribuito alla formazione di questo nome: gli antichi romani, ad esempio, vedevano in questa pianta un simbolo di forza e gli stessi gladiatori usavano sia nutrirsene (per accrescere la loro forza fisica) sia cingersene il capo; sempre nell'antichità classica, inoltre, il finocchio era considerato un simbolo di fertilità (in questo senso, infatti, era l'emblema dei culti dionisiaci nell'antica Grecia); nella simbologia cristiana, infine, il finocchio (assieme al rosmarino) richiama alla mente gli oli aromatici usati dalle donne per ungere il corpo di Cristo, dopo che Egli venne deposto dalla croce. A titolo informativo, tracce di questo nome si trovano a Lucca nei primi del '300, con un certo Ser Finocchio Martini, di professione notaio. Per quanto riguarda i cognomi in questione, dunque, si tratta delle cognominizzazioni dei nomi personali dei capostipiti, anche se in alcuni casi non è esclusa una derivazione da soprannomi o da nomi di mestiere (come quello del finocchiaro o coltivatore di finocchi).
FINOCCHIARO Originario della Sicilia orientale, dovrebbe derivare da un soprannome legato o alla vicinanza con campi di finocchi o al mestiere di coltivatore o venditore di finocchi.
FINOS Finos, molto raro, è tipicamente friulano, di Camino al Tagliamento nell'udinese e, del pordenonese, di San Vito al Tagliamento e Zoppola, dovrebbe derivare da una forma aferetica friulana di un nome come Serafino, o di ipocoristici di nomi di origine longobarda come Adolfo o con la stessa terminazione.
FINOTELLI
FINOTELLO
FINOTTELLI
FINOTTELLO
FINOTTI
FINOTTO
Finotelli è tipico dell'area che comprende il rovigoto, il ferrarese, il forlivese ed il ravennate, Finottelli, praticamente unico, del ferrarese, dovrebbe essere una forma alterata del precedente, Finotello ha due ceppi, uno tra Piemonte occidentale e Lombardia orientale ed uno nell'area veneta che comprende il rovigoto, il veneziano, il padovano ed il trevisano, Finottello è unico del pavese e dovrebbe essere dovuto ad un errore di trascrizione del precedente, Finotti sembra avere due grossi nuclei, nell'area che comprende la fascia che va dal torinese al milanese e nella zona che comprende rovigoto e ferrarese, Finotto ha un ceppo tra padovano, trevisano e provincia di Venezia, dovrebbero tutti derivare da forme ipocoristiche, anche doppie, del nome medioevale Fino, ma è pure possibile che siano originati da ipocoristici dell'aferesi di nomi come Ruffino, Delfino, o altri simili; esempio di questo nome si trova in un atto del 1164 conservato presso l'archivio vescovile di Pavia, dove si legge: "...ibi prope filius Buauzia pertice III et tab III, coheret Martinus Biffa et filius Arpini et Finus filius Arpini ibi prope unam peciam, coheret via et rivulus et sunt X pertice; ibi prope Iohannis de Valle, Falcio, Obertus Ferrarius unam peciam,...".  Tracce di questa cognominizzazione le troviamo nel ternano a Narni verso la fine del 1500 con il magistrato governatore Lelius Finus.
FINOZZI
FINOZZO
Tipici della zona di Thiene e Marano Vicentino (VI), Finozzo è quasi unico, dovrebbero derivare dall'aferesi di nomi come Serafino, tracce di queste cognominizzazioni le troviamo nel 1500 a Castelvecchio di Valdagno (VI) con don Matteo de' Finozzi rector ecclesiae S. Thomei de Castroveteri.
FINZI Finzi è un cognome ebraico con vari ceppi nel centronord, a Milano, Torino, Trieste, Bologna, Foligno nel perugino e Roma, potrebbe derivare da un'italianizzazione del nome ebraico Phinehas, a Padova troviamo una famiglia di banchieri con questo cognome fin dal 1400.
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