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Anno 2
Numero 47
Direttore responsabile
Antonia Geninazza
Registrazione Tribunale
di Roma n° 542/98 del 18.11.1998
Arcobaleno è una testata regolarmente registrata, ne è vietata la riproduzione, anche se
parziale, senza preventiva autorizzazione.
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Personaggi
I FARNESE dal soglio pontifico all'entrata nella casata dei Borbone del ramo cadetto
(2 parte)
Roberta Gallina
Pierluigi
(1503-1547) era uno dei due figli legittimati di Alessandro, si interessò di ampliare i
possessi farnesiani facendo permute ed acquisti: ebbe così la terra di Caprarola;
ottenne, conferitogli dal padre, il titolo di Duca di Castro e Ronciglione e ristrutturò
la roccaforte di Nepi. Nel 1545 Paolo III lo nominò Duca di Parma e Piacenza. Tutto ciò
gli attirò linvidia di Ferrante Gonzaga che, approvato da Carlo V, decise di
eliminarlo. Il "colpo" fu assegnato al conte Giovanni Anguissola, uomo di
cattiva fama, essendosi già macchiato di un altro cupo delitto. Il duca Pierluigi fu
pugnalato nelle sue stanze il 10 settembre 1547; la sua salma fu tumulata nellisola
Bisentina sul lago di Bolsena, per volere della moglie Girolama Orsini di Pitigliano. Da
questultima il defunto duca aveva avuto cinque figli: Ranuccio (1530 - 1565),
Vittoria, Alessandro, Orazio e Ottavio.
Alessandro (1519-1589) era stato creato cardinale dal nonno a
quattordici anni. Durante la sua vita ricoprì altissime cariche e fu due volte legato a
latere sia presso la corte di Carlo V per la morte dellimperatore, sia per la pace
di Francia ed Inghilterra; in seguito ebbe anche lamministrazione di molte chiese,
dislocate oltre che in Italia in Spagna ed in Francia. Fu sepolto a Roma nella chiesa del
Gesù, fatta erigere da lui stesso. Ebbe una figlia, Clelia, che andò in sposa a Giuliano
Sforza Cesarini.
Orazio (1531-1553) fu creato nel 1548 Duca di Parma e Piacenza
al posto del fratello Ottavio: nel 1552 sposò Diana di Valois figlia di Enrico II di
Francia e di Caterina de' Medici. Pochi mesi dopo Ottavio morì, cadendo in difesa della
città di Hesdin, assediata da Emanuele Filiberto.
Ottavio (1529-1586), ancora fanciullo ebbe dal nonno prima il
titolo di Governatore di Nepi, poi di Prefetto di Roma. Nel 1545 sostituì il padre
Pierluigi al governo del ducato di Castro e Ronciglione e, nel 1550, fu investito dal papa
Giulio III (al secolo Giovanni Maria Ciocchi del Monte, Roma 10 settembre 1487-Roma 23
marzo 1555) del titolo di Duca di Parma e Piacenza (al posto del defunto Pierluigi). Dopo
anni di precaria situazione politica (1555-1559) la pace di Cateau-Cambresis confermò ai
Farnese tutti i possessi che fino ad allora erano riusciti ad ottenere. Ottavio sposò
Margherita dAustria, figlia naturale di Carlo V, già vedova de' Medici, da cui ebbe
un unico figlio: Alessandro (1545-1592).
Venne educato in Spagna, frequentò luniversità di
Alcalà e dimostrò sempre una predilezione per le armi. Ormai maggiorenne sposò Maria di
Braganza, nipote del re del Portogallo. Fu a fianco di Marco Antonio Colonna durante la
battaglia di Lepanto (7 ottobre 1571) dando prova di grande valore militare. Governò poi,
subentrato alla madre Margherita, le Fiandre, di cui represse i moti del 1578, sia
religiosi sia politici. Morì ad Arras nel 1592; dal suo matrimonio ebbe tre figli:
Margherita, che andò sposa a Vincenzo Gonzaga, Odoardo e Ranuccio.
Odoardo (1573-1626), divenuto cardinale, dedicò molte cure allabbellimento del
palazzo di Caprarola e dei suoi giardini.
Ranuccio
(1569-1622) si occupò molto dei ducati di Parma e Piacenza, Castro e Ronciglione. Creato
Gonfaloniere della Chiesa, data la sua natura tirannica, nel 1612, fu al centro di una
congiura; scopertala, i responsabili furono gravemente puniti. Le sue imprudenze e
intemperanze crearono ingenti debiti che dettero una forte scossa al patrimonio familiare.
Sposò nel 1600 Margherita Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII (al secolo Ippolito
Aldobrandini, Fano 24 febbraio 1536-Roma 5 marzo 1605) da cui ebbe il figlio Alessandro,
escluso dalla successione perché ritardato. La linea dinastica passò quindi ad Ottavio,
figlio illegittimo, avuto dalla gentildonna parmense Briseide Ceretoli ma, vittima di una
congiura, questi morì nella Rocca di Parma. I figli restanti erano: Francesco Maria
(1617-1647) cardinale, Maria e Vittoria, entrambe andate spose a Francesco dEste, e
Odoardo (1612-1646). Questultimo, giovanissimo, succedette al padre, ma inesperto,
dissoluto ed intollerante indebitò ulteriormente al famiglia. Per dissidi diplomatici con
la famiglia Barberini si inimicò il papa Urbano VIII (al secolo Maffeo Barberini, Firenze
1568-Roma 1644), al quale mosse guerra e da cui venne scomunicato. Dal matrimonio con
Margherita de' Medici
ebbe cinque figli: Orazio (1632-1656), Alessandro (1635-1689), Pietro, Caterina e Ranuccio
(1630-1694), che apportò lultimo colpo alla potenza dei Farnese. Nel 1649 venne in
forte ostilità con il papa Innocenzo X (al secolo Giambattista Panfili, Roma maggio
1574-Roma 1 gennaio 1655) e questo causò dapprima lassedio di Castro, poi il 2
settembre le truppe pontificie lo rasero al suolo, distruggendo gli splendidi edifici
voluti da Paolo III. Ranuccio aveva sposato in prime nozze Violante di Savoia morta nel
1663, poi Maria dEste da cui non ebbe figli, a seguire Margherita dEste da cui
ebbe: Francesco Maria (1678-1727), Antonio (1679-1731); dallultimo matrimonio con
Isabella di Modena il figlio Odoardo (1666-1693).
F. Maria ereditò il ducato di Parma e Piacenza, nel 1696 sposò
Dorotea di Neoburg, vedova del fratello Odoardo, dalla quale non ebbe figli. Alla morte
del fratello Antonio ereditò i ducati di Parma e Piacenza e quello di Ronciglione, dal
suo matrimonio con Enrichetta dEste non ebbe discendenti e, con lui, si spense
lultimo dei Farnese. Lasciò come erede universale il figlio della nipote
Elisabetta.
Costei, nata dallunione di Odoardo con Dorotea Sofia, fu
moglie di Filippo V di Spagna nel 1714. Il trattato di Londra del 1718 e quello di Cambrai
nel 1720, seguiti dai vani tentativi del cardinale Alberoni di riprendere alla Spagna i
territori italiani perduti, assicurarono a Carlo di Borbone, primogenito di Elisabetta, la
successione nei due Stati. Alla morte dellultimo Farnese nel 1731, il nuovo principe
entrava a Parma per istituirvi la dinastia borbonica.
(2 parte-fine)
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