ESTERI
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Il pensionato, un francese di 61 anni, era stato picchiato in strada
Gravi 2 poliziotti, ferito alla testa un neonato, 1.400 auto bruciate
Banlieue, coprifuoco in un sobborgo
Morto l'uomo aggredito a bastonate

La misura eccezionale decisa dal sindaco neogollista di Raincy
Un gruppo islamico francese emette un decreto religioso contro le violenze


L'intervento dei pompieri per spegnere un'auto in fiamme

PARIGI - A Parigi, il sole sorge su una città devastata e ferita e quando tramonterà di nuovo entrerà in vigore il coprifuoco. Il sindaco neogollista di Raincy
(Seine-Saint-Denis) una delle banlieue più colpite dagli scontri, Eric Raoult, ha annunciato di aver firmato un decreto che instaura un "coprifuoco eccezionale" nel suo comune a partire da stasera. E' una misura estrema, che però cerca di rispondere all'ennesimo bollettino di guerra successivo alla nottata di violenze. Trentaquattro poliziotti sono rimasti vittime dell'undicesima notte consecutiva di scontri nelle banlieues, 1.400 auto incendiate; 395 teppisti arrestati: la notte peggiore dall'inizio della rivolta, e oggi la prima vittima dall'inizio degli scontri.

Il coprifuoco. Il sindaco di Raincy ha spiegato che il coprifuoco sarà in vigore in determinate zone del suo comune "a partire dalle 22:00 o dalle 23:00". Alle 20:00, a Raincy, Eric Raoult riunirà i suoi consiglieri municipali "per informarli dello speciale dispositivo di sicurezza e di un decreto di coprifuoco eccezionale sulla città". "Ho preso questa decisione - ha aggiunto Raoult - per evitare un dramma. Ci sono rischi non trascurabili per le scuole". Il coprifuoco sarà limitato nello spazio "per rispettare le regole di rito", ha spiegato il sindaco. Raoult ha intenzione di proseguire con le "pattuglie già istituite da diversi giorni" in città, facendovi partecipare personalmente "tutti i consiglieri". Un'auto del municipio gira da diverse notti facendo la ronda nelle arterie di Raincy "per segnalare alla polizia" comportamenti sospetti, ha spiegato il sindaco.

La prima vittima. Questa mattina è spirato in ospedale, a causa delle gravissime lesioni subite, un pensionato francese di 61 anni che venerdì scorso era stato aggredito da facinorosi mentre era guardia delle auto del palazzo dove abitava. L'uomo era stato colpito con un pugno da un giovane ed era caduto, battendo violentamente la testa. Era stato ricoverato in coma profondo nell'ospedale di Bondy.

Si tratta della prima persona che perde la vita a causa degli scontri, a parte i due giovani immigrati rimasti accidentalmente fulminati mentre cercavano di sfuggire alla polizia a Clichy-sous-Bois, località alle porte di Parigi: fu quello l'episodio che innescò le successive violenze urbane.

La notizia della morte del pensionato, Jean-Jacques Le Chenadec, è stata data dalla vedova, ricevuta questa mattina dal ministro dell'Interno Nicolas Sarkozy. La donna, che nei giorni scorsi aveva dato la colpa dell'aggressione a suo marito alle "parole provocatrici" di Sarkozy, questa mattina ha dichiarato: "Mi auguro che queste persone siano punite. Il ministro, con il quale sono in piena sintonia, ha promesso che farà il possibile per aiutarci".

Il bilancio delle violenze. Tra i poliziotti feriti, i due più gravi sono stati colpiti da rose di pallini esplose da un paio di fucili da caccia a Grigny, nella periferia sud della capitale, uno a una gamba e l'altro al collo. Picchiati furiosamente due giornalisti, una sud-coreana e un belga. Gli altri feriti sono stati colpiti dal lancio fitto di sassi che ha investito senza posa i reparti della polizia in assetto antisommossa.

In provincia sono state attaccate due chiese, numerose scuole e due posti di polizia. Alcuni edifici sono stati totalmente distrutti dagli incendi. Assaltati anche un centro sociale, una tesoreria, un deposito farmaceutico e un magazzino di moto. Secondo una fonte della polizia, ieri pomeriggio sono stati lanciati sassi contro alcuni autobus a Colombes, banlieue sudovest. Un bimbo di 13 mesi, ferito alla testa, è stato ricoverato in ospedale.

Oggi, il primo ministro Dominique de Villepin annuncerà in diretta tv misure strordinarie in favore delle periferie francesi. Ieri il presidente della Repubblica Jacques Chirac era sceso in campo lanciando un appello affinché fosse ristabilito l'ordine: "Oggi la priorità assoluta è il ristabilimento della sicurezza".

Il pentito. Muhittin Altun, il giovane maghrebino che si era rifugiato con Ziad e Bouna, i due adolescenti morti a Clichy-sous-Bois il 27 ottobre folgorati nella cabina elettrica di un cantiere, ha chiesto "la fine" delle violenze in banlieue. Il ragazzo, rimasto gravemente ustionato nell'episodio che ha scatenato i disordini, ha trasmesso la dichiarazione tramite i suoi avvocati.

La fatwa islamica. Anche uno dei maggiori gruppi islamici di Francia ha emesso una 'fatwa' (decreto religioso) contro le violenze. L'Unione delle organizzazioni islamiche francesi (Uoif) si è richiamata al Corano e al profeta Maometto per sostenere l'editto religioso che condanna i disordini e le devastazioni conseguenti. Molti dei giovani rivoltosi sono di discendenza araba nordafricana o dell'Africa nera, e parecchi di loro sono musulmani. "E' formalmente vietato ad ogni musulmano che cerchi la grazia e la soddisfazione divina partecipare a qualsiasi azione che colpisca ciecamente proprietà private o pubbliche, o possa costituire un attacco alla vita di qualcuno", afferma la 'fatwa'.

(7 novembre 2005)