SCIENZA & TECNOLOGIA
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Migliaia di militanti noglobal manifestano per le strade della metropoli cinese
In prima fila, controllati da 9mila agenti, contadini sudcoreani e pescatori filippini
Wto, al via tra le proteste
il vertice di Hong Kong

<B>Wto, al via tra le proteste<br>il vertice di Hong Kong</B>
Un contadino sudcoreano protesta contro il Wto

HONG KONG - Tra proteste e polemiche si sono aperti a Hong Kong i lavori della nuova riunione del Wto, l'Organizzazione Mondiale del Commercio. Ai colloqui, che proseguiranno fino a domenica, partecipano i rappresentanti ministeriali dei 149 Stati membri dell'agenzia che fa capo alle Nazioni Unite. Al centro del confronto il rilancio del cosiddetto 'Doha Round' per la riduzione delle tariffe e delle altre restrizioni esistenti al commercio globale.

Mentre nel centro congressi scelto per l'assise si svolgeva la cerimonia ufficiale di apertura, per le strade di Hong Kong una folla di migliaia di manifestanti no global si radunava per protestare contro le politiche del Wto. I dimostranti hanno in programma un corteo pacifico che raggiungerà una zona vicina a quella in cui si svolge la riunione. A guidare le proteste sono circa 1500 agricoltori sudcoreani. Per il momento non si segnalano incidenti, ma lo schieramento delle forze dell'ordine è davvero imponente con circa 9 mila agenti di polizia mobilitati. Tra i manifestanti più agguerriti anche un gruppo di pescatori filippini, arrivati a Hong Kong via mare da Manila.

Alla protesta è presente anche una delegazione delle organizzazioni italiane aderenti all'Osservatorio sul commercio internazionale Tradewatch. Tra loro, rappresentanti di Mani Tese, di Campagna Riforma Banca Mondiale, dell'organizzazione equosolidale Fair e dell'Assemblea italiana del commercio equo Agices. Presente al corteo anche la delegazione di Legambiente e l'europarlamentare di Rifondazione Vittorio Agnoletto. ''Sia il commissario europeo Peter Mandelson sia il segretario generale della Wto Pascal Lamy rivendicano la risoluzione del problema dell'accesso ai farmaci come uno dei fiori all'occhiello di questo vertice - ha dichiarato Agnoletto - ma l'emendamento all'accordo Trips sui brevetti approvato in vista di questo vertice è una bufala e non offrirà alcuna opportunità al 93% dei malati di Aids che ancora oggi non ha accesso ai farmaci''.

(13 dicembre 2005)